Santa Croce di Magliano, giovedì 17 luglio 2008

     

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Scavi alla Torre Magliano - fase due del progetto (luglio 2008)


 

A due passi dal centro la Torre Magliano, in una natura dirompente, mostra tutta la sua possanza e la sua bellezza. Bellezza dovuta alla storia che rappresenta, al passato, pur se piccolo e relativo. Conoscere la sua storia per chi è nato qui, è quasi un obbligo, un dovere morale. Perché studiarla e capirla è capire un po' la nostra di storia. Si comincia con l'acquisizione del manufatto (qualche anno fa) e poi la volontà di capire e studiarla nei suoi aspetti archeologici e storici, come si conviene. Nel 2007 il primo passo importante.
La cattedra di Archeologia Medievale dell'Università del Molise, nell'ambito delle ricerche avviate in diverse aree della Regione, dietro richiesta del Comune di Santa Croce di Magliano, tra le attività programma lo studio della Torre. L'edificio, si legge nella nota trasmessa alla Soprintendenza Archeologica del Molise, costituisce una importante testimonianza storico-artistica e merita senza dubbio di essere valorizzato.
Faceva parte di un complesso fortificato di proporzioni significative, come si evince dai resti del muro di cinta. Le informazioni in possesso forniscono dati molto vaghi che non permettono di chiarire le origini dell'insediamento e le cause del suo abbandono. L'unica possibilità di ricostruirne la storia e di indagare i rapporti con l'abitato di Santa Croce di Magliano può essere rappresentata da una indagine archeologica condotta attraverso una ricognizione del terreno, dall'analisi stratigrafica delle superstiti strutture murarie e, soprattutto, da scavi da svolgere d'intesa con la Soprintendenza Archeologica.
Tali ricerche sono state autorizzate dalla Soprintendenza Archeologica del Molise, grazie anche all'impegno della dr.ssa Angela Di Niro, finanziate dal Comune di Santa Croce di Magliano e dirette dal prof. Carlo Ebanista, docente di Archeologia Medievale all'Università degli studi del Molise. E così per l'anno 2007.

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Agli inizi del 2008 il prof. Ebanista comunica al Comune la possibilità di proseguire gli scavi e riprenderli proprio per portare completamente in luce il grande edificio signorile riemerso presso la torre, e studiarne i reperti (ceramica, vetro, metallo, pietra lavorata). L'analisi di questi manufatti, che prevede la schedatura, la fotografatura e il rilievo grafico dei manufatti più significativi, contribuirà a chiarire le origini dell'insediamento fortificato, le cause dell'abbandono del colle e il trasferimento della popolazione nel sito dell'attuale abitato.
E così dal 7 luglio e fino al 1° agosto l'equipe di archeologi dell'Università del Molise sarà impegnata a concludere detti scavi e portare in luce in via definitiva la verità sulla torre fugando dubbi e indicando certezze sulle origini e sulla storia della torre, nonché sulla popolazione che nel medioevo visse intorno ad essa. E questa è la storia che auspicavamo da anni. Sostanzialmente ad agosto si conoscerà la storia vera e autentica della Torre Magliano.
Documentata e sezionata grazie all'apporto della Cattedra di Archeologia mediale dell'Università degli studi del Molise, ma grazie soprattutto alla volontà del Comune di Santa Croce di Magliano che ha finanziato a totale suo carico l'operazione.

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Il prof. Ebanista, responsabile del gruppo operativo degli scavi, ha considerato la torre e la sua area di fondamentale importanza e lo testimonierà attraverso la pubblicazione di brochures e di un libro dove saranno indicati i vari passaggi che hanno permesso anche scoperte di un certo valore. Mappe e foto, rilievi e notizie per garantire, finalmente, alla Torre l'importanza che merita in quanto monumento e simbolo di una comunità. Una torre molto spesso dimenticata e troppe volte usata semplicemente per manifesti e pubblicità.
Da sottolineare la sensibilità dell'amministrazione comunale che attraverso simile progetto ha voluto garantire alla storia il suo giusto peso e rilievo, oltre che la sua importanza.
Nella speranza che si possa concretizzare il sogno di rivedere e studiare la Badia di Melanico, altro gioiello della nostra storia popolare e culturale. Speranza, certo, che non potrà garantire il solo impegno economico del Comune, ma dovrà vedere impegnati Enti e privati in uno sforzo ancora più grande rispetto a quello della Torre Magliano.
Dopo l'estate un importante Convegno chiuderà lo studio della torre Magliano e chiarirà aspetti della storia finora poco conosciuti e a fine anno la pubblicazione del libro.


articolo di Pasquale Licursi | foto esclusive SantaCroceOnLine


 

 

 

 



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