A due
passi dal centro la Torre Magliano, in una natura dirompente, mostra
tutta la sua possanza e la sua bellezza. Bellezza dovuta alla storia che
rappresenta, al passato, pur se piccolo e relativo. Conoscere la sua
storia per chi è nato qui, è quasi un obbligo, un dovere morale.
Perché studiarla e capirla è capire un po' la nostra di storia. Si
comincia con l'acquisizione del manufatto (qualche anno fa) e poi la
volontà di capire e studiarla nei suoi aspetti archeologici e storici,
come si conviene. Nel 2007 il primo passo importante.
La cattedra di
Archeologia Medievale dell'Università del Molise, nell'ambito delle
ricerche avviate in diverse aree della Regione, dietro richiesta del
Comune di Santa Croce di Magliano, tra le attività programma lo studio
della Torre. L'edificio, si legge nella nota trasmessa alla
Soprintendenza Archeologica del Molise, costituisce una importante
testimonianza storico-artistica e merita senza dubbio di essere
valorizzato.
Faceva parte di un complesso fortificato di proporzioni
significative, come si evince dai resti del muro di cinta. Le
informazioni in possesso forniscono dati molto vaghi che non permettono
di chiarire le origini dell'insediamento e le cause del suo abbandono.
L'unica possibilità di ricostruirne la storia e di indagare i rapporti
con l'abitato di Santa Croce di Magliano può essere rappresentata da
una indagine archeologica condotta attraverso una ricognizione del
terreno, dall'analisi stratigrafica delle superstiti strutture murarie
e, soprattutto, da scavi da svolgere d'intesa con la Soprintendenza
Archeologica.
Tali ricerche sono state autorizzate dalla Soprintendenza
Archeologica del Molise, grazie anche all'impegno della dr.ssa Angela Di
Niro, finanziate dal Comune di Santa Croce di Magliano e dirette dal
prof. Carlo Ebanista, docente di Archeologia Medievale all'Università
degli studi del Molise. E così per l'anno 2007.
Agli inizi del 2008 il
prof. Ebanista comunica al Comune la possibilità di proseguire gli
scavi e riprenderli proprio per portare completamente in luce il grande
edificio signorile riemerso presso la torre, e studiarne i reperti
(ceramica, vetro, metallo, pietra lavorata). L'analisi di questi
manufatti, che prevede la schedatura, la fotografatura e il rilievo
grafico dei manufatti più significativi, contribuirà a chiarire le
origini dell'insediamento fortificato, le cause dell'abbandono del colle
e il trasferimento della popolazione nel sito dell'attuale abitato.
E
così dal 7 luglio e fino al 1° agosto l'equipe di archeologi
dell'Università del Molise sarà impegnata a concludere detti scavi e
portare in luce in via definitiva la verità sulla torre fugando dubbi e
indicando certezze sulle origini e sulla storia della torre, nonché
sulla popolazione che nel medioevo visse intorno ad essa. E questa è la
storia che auspicavamo da anni. Sostanzialmente ad agosto si conoscerà
la storia vera e autentica della Torre Magliano.
Documentata e sezionata
grazie all'apporto della Cattedra di Archeologia mediale
dell'Università degli studi del Molise, ma grazie soprattutto alla
volontà del Comune di Santa Croce di Magliano che ha finanziato a
totale suo carico l'operazione.
Il prof. Ebanista, responsabile del
gruppo operativo degli scavi, ha considerato la torre e la sua area di
fondamentale importanza e lo testimonierà attraverso la pubblicazione
di brochures e di un libro dove saranno indicati i vari passaggi che
hanno permesso anche scoperte di un certo valore. Mappe e foto, rilievi
e notizie per garantire, finalmente, alla Torre l'importanza che merita
in quanto monumento e simbolo di una comunità. Una torre molto spesso
dimenticata e troppe volte usata semplicemente per manifesti e
pubblicità.
Da sottolineare la sensibilità dell'amministrazione
comunale che attraverso simile progetto ha voluto garantire alla storia
il suo giusto peso e rilievo, oltre che la sua importanza.
Nella
speranza che si possa concretizzare il sogno di rivedere e studiare la
Badia di Melanico, altro gioiello della nostra storia popolare e
culturale. Speranza, certo, che non potrà garantire il solo impegno
economico del Comune, ma dovrà vedere impegnati Enti e privati in uno
sforzo ancora più grande rispetto a quello della Torre Magliano.
Dopo
l'estate un importante Convegno chiuderà lo studio della torre Magliano
e chiarirà aspetti della storia finora poco conosciuti e a fine anno la
pubblicazione del libro.
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