SANTA
CROCE DI MAGLIANO - Un omaggio allo scrittore Michele Castelli,
professore della Facoltà dl Lingue all'Università Centrale di Caracas,
sentito e partecipato, si è svolto presso l'Auditorium del Liceo
Scientifico, in una cornice densa di spunti culturali, di ricordi e di
forti emozioni.
E non poteva essere la scuola ad animare la manifestazione,
impegnata in un'azione culturale tesa a stabilire un collegamento con
quanto di meglio esprime il territorio a livello culturale.
Nell'apertura dei lavori il preside Giuseppe Colombo, in presenza
dell'autore dalle origini santacrocesi, nel salutare le autorità, i
rappresentanti delle associazioni culturali ed i presenti, ha ricordato
l'attività linguistica di rilievo internazionale svolta dal professor
Michele Castelli, nato a Santa Croce, trasferito in Venezuela nel 1970
per raggiungere i propri genitori.
Il sindaco Donato D'Ambrosio, interpretando i sentimenti di tutta
la cittadinanza, ha espresso tutta la sua gratitudine a favore di un
santacrocese doc, che ha onorato il contesto della realtà locale
mediante un'esperienza culturale svolta a tutto campo in vari continenti.
L'Assessore
alla Cultura Nicolangelo Licursi, attento conoscitore della
cultura tradizionale santacrocese, impegnato ad esaltare gli aspetti
più significativi, nell'occasione ha precisato che finalmente la
pubblicazione relativa agli scritti inediti su La Settimana Santa
scritta da Raffaele Capriglione, per la quale con un'analisi scientifica
ha lavorato Michele Castelli, è pronta per essere stampata nella sua
veste tipografica migliore.
Il prof.
Luigi Pizzuto, studioso dei fenomeni storico-letterari del
luogo, ha curato la scheda critica della vasta produzione delle opere
dell'autore santacrocese, rilevando i particolari di alcuni aspetti
scientifici metodologici - di natura ortografica e fonetica - nel campo
della ricerca socio-linguistica. Attualmente sono un punto di
riferimento importante per conoscere i comportamenti comunicativi della
seconda e terza generazione degli italiani in America Latina. Tanti
studi e modalità linguistiche - in definitiva - per capire anche la
filosofìa di una sintassi che chiarisce finalmente l'importanza del
dialetto nella storia di una comunità.
Il
Castelli è da collocare tra i linguisti più noti per aver creato un
sistema di segni fonetici che consente la lettura di ogni tipo di
dialetto regionale. Non solo. E' dotato di una capacità narrativa
indubbiamente esaltante, espressa nei Cuentos de immigrantes e in
Novelle scelte, dedicate al filosofo e letterato venezuelano Hector
Mujica, ex candidato alla Presidenza della Repubblica. Ha dato lustro
infine alla letteratura molisana, studiando il caso letterario del
Capriglione e la teatralità dei tipi umani santacrocesi, colti nella
loro quotidianità, rappresentativi di una condizione sociale che è
storia, cultura subalterna, realtà di appartenenza, che sicuramente s'ìmpone
con la sua monumentalità espressiva. Il ritratto poi è meraviglioso e
creativo negli aspetti linguistici che costituiscono il Lessico
santacrocese.
Nella lunga carriera del Castelli - è stato precisato - vibrano
nascostamente i sentimenti di nostalgia verso la terra natìa, con un
abbraccio inusitato. Una sorta di nostos omerico che porta a raggiungere
i luoghi delle proprie radici.
E queste
esperienze emozionali sono state rievocate nel corso dell'intermezzo
musicale curato dall'Associazione Musicando di Nicola Grimaldi
e Antonio Martino che - con poesie e canti - ha accompagnato
Clelia Santoianni e Micaela Santarelli. Una sorpresa che ha accentuato l'emozione dell' autore che - nel corso
dell' intervento - ha anticipato alcuni temi dei suoi Racconti di
Vita. Opera carica di nostalgia, espressa in una trama narrativa
percorsa da un atto d'amore silente, tra Caracas e Santa Croce di
Magliano.
In chiusura il musicista Roberto Di Carlo con squilli vibranti ha
ricordato come sia meraviglioso rendere omaggio ad una personalità
vivente impegnata ad onorare la propria terra.
"Omaggio a Michele Castelli, figura di spicco nel panorama della
letteratura internazionale, radice forte della cultura
santacrocese". E' il contenuto della targa consegnata per
l'occasione dalla professoressa Immacolata Lamanna.
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