Santa Croce di Magliano, venerdì 05 febbraio 2016

     

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PERSONAGGI


La Gioventù bruciata di Bart, il rapper lancia il singolo bis di Illusione


 

SANTA CROCE DI MAGLIANO. Antonio Quiquero, in arte Bart, lancia in rete il secondo singolo del mixtape “Illusione” in uscita il 15 febbraio. “Gioventù bruciata”, 500 visualizzazioni in un giorno.

“Distruggi il futuro stupida nazione malata, e avete il coraggio di chiamarci gioventù bruciata?!” Con incastri di parole e giochi di rime, cosa racconti?

“Il presente. Racconto semplicemente ciò che avviene oggi, ciò che vedo. Parlo di nazione malata perché stanno succedendo diversi eventi assurdi, e ne succedono sempre più. Mancanza di regole, scambio di ruoli, gesti drammatici. Gioventù bruciata è il termine col quale ci descrivono, ma se tanti giovani passano interi pomeriggi nei bar o un’intera vita allo sbaraglio, la colpa è anche degli adulti. Colpa nostra sicuramente perché lasciamo che qualcuno scelga per noi. A prescindere dal sistema sbagliato a cui diamo potere, spesso anche gli adulti sminuiscono i nostri ideali, le nostre aspettative, i nostri progetti.”

Progetti a cui hai deciso di dedicarti nel tuo paese. “Resto nudo ma nel posto dove sono nato”, dici. E le difficoltà? E le critiche?

“Alla pubblicazione del primo inedito, ricevetti un messaggio di un ragazzo di Santa Croce che vive in Canada. Mi disse di cresciuto con la rabbia, troppo in fretta.. e di essere scappato perché la villa gli stava stretta. Al di là della rima, mi restò impresso quando lessi tra le righe che il più grande problema è fare qualcosa, a Santa Croce. E non ha torto. So che sarebbe più semplice e più possibile sfondare altrove, ma se riuscirò a farlo qui, nonostante limiti e difficoltà, avrò anche più soddisfazione, no? Le critiche, invece, mi sono utili come stimoli.”

Dicevi che stiamo permettendo ad altri di scegliere per noi..

“Si, mio nonno spesso mi chiede a cosa servono i miei testi. Mi suggerisce che servono le manifestazioni, che si deve scendere in strada. Oggi, come ho scritto nella canzone, viviamo con “l’ansia che scorre nelle vene per un futuro che va e che viene”. Viviamo nel timore e nel dubbio.”

Le parole non cambiano il mondo quanto le azioni…

“Ma le manifestazioni a cui si partecipa oggi durano poche ore, tempo di creare un po’ di disordine. Non cambia nulla. Non riconosciamo né difendiamo i nostri diritti. Comunque io credo al fatto che le mie canzoni possano contribuire a un eventuale cambiamento. I miei testi contengono frecciatine, messaggi, proteste, e anche suggerimenti e scuotimenti. Sono indirizzate a più persone contemporaneamente.”

“Mi viene naturale immedesimarmi nei testi e farti leggere ciò che pensavi”, dici infatti. Come se scrivere canzoni significasse anche aiutare a far riflettere e a far chiarire le idee a chi credi possa pensarla come te. Qual è il tuo prototipo di mondo, il tuo ideale di realtà?

“Un popolo che viva nella parità, nella libertà. E che riconquisti i suoi diritti, come dicevo prima. La parità consiste anche nella non discriminazione e nella omogeneità, quindi non distinguendo bianchi e neri, poveri e ricchi. Essere appunto liberi di scegliere chi essere e come essere, sempre nel rispetto dei limiti e della libertà dell’altro. Liberi e dunque non ostacolati nel raggiungimento dei propri sogni.”

“Ho la fame che manca a molti”, “a 16 anni stiamo ancora a digiuno”.. a cosa ti riferisci?

“Fame di sogni, di prospettive, di alternative. A 16 anni speriamo, ma non crediamo ancora in qualcosa. “Con il sogno di diventare qualcuno”… ma siamo ancora nessuno. La maggior parte delle persone si limita a sopravvivere, tra noia e rabbia. Si accontenta di ciò che riceve e rifiuta la lotta e la ricerca. Invece io ho fame, io non ci sto.”

Al video del brano “Gioventù bruciata” ha collaborato anche tuo fratello, curando la grafica. Auspici e ringraziamenti?

“Beh, l’augurio più importante che possa farmi, è che le mie canzoni vengano ascoltate da più persone possibili e che riescano a raggiungere anche altri Paesi, come è già successo col primo singolo. A breve inizierò anche ad organizzare i primi live. Ringrazio il mio produttore Mr. M, il mio grafico Armiero, Antonietta Sebastiano e mia sorella Michela per le riprese e un grazie particolare alla mia crew, il mio gruppo, per esserci sempre.”

Mara Mancini, fonte: termolionline.it

 


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