Santa Croce di Magliano, sabato 24 ottobre 2020

     

    Imposta come pagina iniziale  Aggiungi ai preferiti  Segnala ad un amico  Stampa  Translate in English

cronaca << 16/31 ottobre << 2020 << home

 

 

 

la protesta


Sindaci, cittadini e amministratori bloccano il viadotto Bovara, «Basta col dissesto»


 

 

BONEFRO. Gli amministratori e i cittadini della parte alta del Cratere sono stufi di avere una viabilità che definire provvisoria è un eufemismo. Dissesto perenne, infatti, è la locuzione che meglio renderebbe la situazione attuale.
Stamani, una cinquantina le persone che alle 11 si sono trovate sul viadotto Bovara, con sindaci e residenti, consiglieri e automobilisti che non vogliono più rischiare danni e salute negli spostamenti nell'entroterra.
Presenti i sindaci di Bonefro, Santa Croce di Magliano e San Giuliano di Puglia, una delegazione di Montelongo, il sindaco di Colletorto (alle prese col Covid) che ha telefonato per esprimere la propria solidarietà, nonché la pasionaria di Prima il Molise, Aida Romagnuolo.
Organizzatori e partecipanti, sotto gli occhi delle forze dell'ordine, hanno anche stigmatizzato l'assenza della Provincia di Campobasso, l'ente verso il quale manifestavano. (fonte: termolionline)

 

 

"Insieme al mio Sindaco al vice Sindaco, agli amministratori di Bonefro e San Giuliano di Puglia, Colletorto, Montelongo, del Consigliere regionale Romagnuolo e a tanti cittadini intervenuti, ho partecipato al sit in sul viadotto Bovara, strada prov.le 159 che percorriamo giornalmente per raggiungere il capoluogo di Regione, per l'ennesima manifestazione di protesta verso la ineffabile Provincia di Campobasso, latitante e inesistente come sempre, tant'è che nessuno degli scalda sedie che dovrebbero amministrare l'Ente di Via Roma, era presente stamattina. Il menefreghismo e il disprezzo per cittadini e amministratori di un intero territorio abbandonato al suo destino. Questo viadotto semi diroccato da oltre 10 anni rappresenta il simbolo del Molise decadente e del fallimento di una intera classe politica che continua ad occupare le Istituzioni, lautamente pagata, senza dare nessuna risposta ad intere popolazioni o a quel che resta di molti paesini svuotati e abitati per lo più da pochissimi anziani. Tra l'altro l'intervento sul Bovara è stato finanziato già dal 2017 dalla Regione e la Provincia di Campobasso doveva solamente progettare e realizzare i lavori che stiamo sollecitando da tempo e che ci avevano assicurato dovevano partire già due anni fa. A distanza di tanto tempo siamo ancora all'anno zero. La viabilità ridotta nelle condizioni in cui versa e l'isolamento in cui si è costretti a vivere sono la causa principale di tante fughe e di tanti abbandoni della terra in cui si è nati, di tantissimi giovani, per andare alla ricerca di una vita migliore e più dignitosa. Senza considerare che un territorio spopolato costa allo Stato molto di più di un territorio popolato. Da cittadini ed amministratori, soffriamo anni di mancata programmazione, di non presenza di nostri rappresentanti nelle stanze dei bottoni, e la situazione è questa. Costretti ad attraversare per i nostri spostamenti quotidiani e quindi per raggiungere Campobasso, la pericolosa strettoia di Bonefro, disciplinata a senso unico da un semaforo, l'alternativa poteva essere la famosa variante di Bonefro, finanziata dopo il sisma del 2002 e di cui si sono perse le tracce. I soldi la Provincia di Campobasso li ha deviati in maniera squisitamente clientelare per realizzare rotonde e rotondette nei paesi di consiglieri e amministratori dell'Ente di Via Roma , dell'hinterland Campobassano. Dopo l'emergenza sismica con la strettoia di Bonefro chiusa, si asfaltò provvisoriamente il Tratturo, ma se quella scelta in questi anni è stata solo una valvola di sfogo, oggi la stessa si presenta come la "strada di nessuno". Perchè tutti dicono di non avere la competenza a farci l'ordinaria manutenzione, eppure è aperta regolarmente al traffico anche di mezzi pesanti. Quel percorso oggi si presenta ristretto e a mala pena transitabile ad una sola corsia, a causa delle sterpaglie cresciute e mal ridotto con frane, buche e dossi, tanto che spesso è teatro di gravi incidenti. Una situazione gravissima che ci ha indotto a organizzare questa prima protesta molto sentita a cui se a giorni non verranno date RISPOSTE CERTE ed esaustive, seguirà immediatamente l'occupazione dei locali della Provincia di Campobasso. BASTA con le promesse, BASTA con le bugie, BASTA con le pagliacciate a cui abbiamo assistito in tutti questi anni, VIA i nullafacenti dalle Istituzioni. Adesso faremo sul serio per riscattare le nostre ragioni, i nostri diritti e il nostro territorio. La Provincia è avvisata".

FB. Giovanni Gianfelice
Consigliere Comunale
Comune di Santa Croce di Magliano

 


 


 

 

 



© Copyright www.santacroceonline.com - Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.   

disclaimer - privacy