Santa Croce di Magliano, lunedì 21 giugno 2021

     

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mostra liceo


Progetti PON: in mostra al Liceo Scientifico di Santa Croce di Magliano preziosi ricami del diciannovesimo secolo


 

 

     Due moduli, “Il filo di Arianna” e “Dalla cassapanca della nonna al design customs”, - nell’ambito del progetto FSEPON-MO-2019-15, - hanno visto protagonisti gli alunni delle classi terze e quarte del liceo scientifico di Santa Croce di Magliano, una iniziativa confluita anche nel percorso PCTO.

     L’dea progettuale è nata dalla necessità di riscoprire il passato, per farne memoria-impresa nel futuro. Una ricerca improntata sui fili della memoria, con lo scopo di recuperare la tradizione del ricamo in ottica moderna, combinando la ricerca antropologica con l’artigianato, in un sistema socio-imprenditoriale integrato ed ecosostenibile. L’intento è stato quello di valorizzare un pezzo della nostra storia e del territorio dal punto di vista sociale, artigianale e turistico.

     Si è partiti dal presupposto di quanto oggi sia importante riscoprire e salvaguardare una tradizione che ha visto le donne spendere tanto tempo nel ricamare in un’epoca, come quella odierna, in cui non si ha più tempo da dedicare all’ago. Capolavori d’arte che le donne molisane sanno raccontare, dove una energia quasi spirituale ancora traspare osservando i capolavori del corredo che accompagnava ogni donna nel suo percorso di vita.

     Questa ricerca ha creato uno scambio intergenerazionale tra adulti e giovani attraverso la metodologia combinata del learning by doing e learning by thinking. In un tempo dove la didattica si è intersecata con la DAD, questa esperienza ha aperto la via a nuove conoscenze e l’esperienza educativa è partita dalla quotidianità per sperimentare progressivamente forme sempre più ricche ed organizzate.

     All’azione conoscitiva e metodologica si è accompagnata la riflessione dell’eseguito. Operare pensando, riflettendo, discutendo con sé stessi. Una riflessione condivisa con gli altri, uno spunto per favorire la realizzazione di laboratori artigianali.

     Partendo dalle ricerche dei più famosi reperti per la tessitura ritrovati in Molise, gli alunni hanno ricostruito un antico telaio preistorico e si sono materialmente cimentati nella tecnica della tessitura con l’ausilio di un telaio verticale a pesi.

     Gli allievi delle classi quarte hanno approfondito le moderne esperienze artistiche dello Yarn Bombimg, un nuovo movimento underground che con ago e filo sta cambiando i connotati delle nostre città: una nuova forma di arte urbana, multicolore ed ecologica, che sta sorprendendo sempre più gli abitanti delle metropoli occidentali come dei piccoli paesini non solo del nostro Paese, ma del mondo. Prendendo spunto dalle varie iniziative promosse in campo nazionale ed internazionale gli alunni hanno pensato di valorizzare alcuni punti nevralgici di Santa Croce, con un allestimento virtuale attraverso l’utilizzo di motivi decorativi della tradizione del pizzo ad uncinetto e del rinascimento santacrocese.

     Fra i vari approfondimenti legati alla realizzazione del corredo, gli alunni hanno scoperto il valore della «carta dei panni», una sorta di istrumento che veniva redatto, secondo un cerimoniale solenne ed inderogabile, per stabilire norme e diritti in occasione di ogni matrimonio. Una consuetudine che è continuata fino agli anni ‘80, anche se nel 1975 sono cambiati principi e regole, dopo la riforma del diritto di famiglia.

     A conclusione del progetto è stata realizzata una Mostra espositiva, organizzata con entusiasmo dagli alunni, con il supporto attivo di mamme, nonne, amici e parenti più anziani, i quali hanno avuto un ruolo attivo anche nella fornitura e nell’allestimento di vere e proprie opere d’arte – ricami antichi e moderni, di cui si sono ricostruiti tempi e storie e oggetti della tradizione del filato e del cucito. La mostra è stata accompagnata da un video esplicativo e dal catalogo online curato degli alunni delle classi terze. Una sezione è stata dedicata alla progettazione e realizzazione di oggetti con la stampante 3D, dove la trina può trasformarsi in oggetti ed accessori, prendendo spunto da alcuni esempi di arte orafa abruzzese e molisana o dalla nobile arte dell’acciaio traforato.

     Il progetto fashion style ha invece applicato la creatività del pizzo rinascimento all’abito, come contrasto al fast fashion.

     Fra i graditi ospiti anche il sindaco di Santa Croce di Magliano dott. Alberto Florio e l’assessore alla cultura dott.ssa Giuliana Petruccelli, che si sono complimentati per l’iniziativa. Seppur con le ristrettezze legate al Covid 19, numerosi sono stati i visitatori, i quali hanno potuto immergersi in un passato non poi così lontano, dove abili mani hanno intessuto fili di cielo, in un misto di speranza e passione.

     Soddisfatte le docenti tutor prof.sse Assunta Iantomasi e Donatella Pette per l’interesse e la partecipazione proficua di tutti gli allievi; l’esperto prof.ssa Rachele Porrazzo, a conclusione della Mostra, ha espresso un vivo ringraziamento agli alunni, sottolineando quanto le famiglie siano state di supporto per l’arricchimento emozionale e di conoscenze e per la buona riuscita generale del progetto. Un grazie di vero cuore va alle mamme, alle nonne e ai nonni, ai parenti tutti che hanno messo a disposizione saperi, tecniche, racconti, oggetti e ricordi.

     La Dirigente Scolastica prof.ssa Giovanna Fantetti esprime tutta la sua soddisfazione per la riuscita del progetto Pon che ha permesso ai ragazzi di rivivere il passato coniugandolo con il presente: dallo studio degli oggetti della tradizione del filato e del cucito alla tecnologia odierna che, con l’utilizzo della stampante 3D, ha permesso ai ragazzi di progettare oggetti accessori. Il lavoro svolto sia in DAD che in presenza nei mesi di maggio e giugno si è concluso con una mostra realizzatasi grazie al forte rapporto scuola-famiglia, che ha implicato organizzazione, sinergia di forze e intelletti, disponibilità di tempo e di risorse materiali, ma soprattutto amore per i nostri luoghi e le nostre tradizioni.

     In tempo di Covid non si è potuto ampliare la platea dei visitatori per valorizzare l’iniziativa lodevole della mostra, ma ciò non intacca il vivo compiacimento, che esprimo, per questa prestigiosa iniziativa culturale che la nostra Scuola ha proposto.

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