La
comunità di Santa Croce di Magliano ha salutato ieri, per l’ultima
volta, il 94enne Vincenzo Zeffiro, esponente locale della sinistra,
sindaco ai tempi del Pci, tra gli anni Settanta e Ottanta.
I funerali sono stati celebrati nella chiesa di San Giacomo Apostolo,
funzione officiata dal parroco don Costantino Di Pietrantonio. A
ricordarlo la segretaria del circolo dem, Maria Florio, formazione
politica erede di quell’esperienza progressista, che portò prima alla
svolta della Bolognina, con la successiva nascita di Pds prima e Ds poi,
per poi divenire Pd 15 anni fa.
«Ci ha lasciati una persona che per la nostra comunità ha avuto un ruolo
importante in virtù del suo impegno e dedizione al bene comune, e per
questo vorrei esprimere a nome del circolo Pd di Santa Croce, dei
compagni e degli amici che hanno condiviso le sue idee e le sue lotte il
sentimento di riconoscenza per quello che ci ha trasmesso come individui
e come collettività, nella sua duplice veste di maestro artigiano e di
appassionato uomo politico.
Ha formato giovani artigiani che ancora oggi lo ricordano con affetto.
Molti di questi son dovuti emigrare in gioventù. I ricordi di queste
persone che hanno continuato a praticare l'arte del sarto nei rispettivi
paesi di adozione, quando tornano, per rivedere il loro paese d’origine,
lo ricordano e lo descrivono molto rigoroso ma, nello stesso tempo,
affabile e rispettoso nel rapporto discepolo-maestro.
Appassionato della politica, ha dedicato gran parte del suo percorso di
vita all'impegno politico sia come militante sia come amministratore
della comunità di Santa Croce nella funzione di assessore e in seguito
di sindaco. Carica che ha ricoperto per più mandati dal 1974 al 1987.
Segno di riconoscimento e apprezzamento del suo operato. Nella sua lunga
attività amministrativa ha dimostrato visione ampia, lungimiranza e
attenzione alle esigenze dei cittadini, di tutti i cittadini, favorendo
la crescita economica, sociale e culturale della comunità. Si deve
principalmente a lui l'apertura del liceo Scientifico che ha dato a
molti giovani l'opportunità di studiare ed emanciparsi culturalmente.
Dobbiamo al compare Zeffiro la costruzione di un presidio sanitario a
Santa Croce, precursore dell’idea di medicina del territorio.
Nel suo percorso umano e politico lo vogliamo ricordare per tutto quello
che ha significato per tanti cittadini: operai, artigiani e per i tanti
giovani che hanno intrapreso il cammino dell'impegno politico anche
grazie al suo esempio e alla sua passione contagiosa. Persona onesta,
educata, disinteressata, coerente, affabile, accomodante, carismatica e
lieve. Grande trascinatore, efficace comunicatore, empatico, ottimo
organizzatore di strategie politiche.
Persona dall'animo disarmante perché non pensava che ci fosse la
malafede nel prossimo. Nei momenti difficili della mia esperienza
politica mi è stato vicino e mi ha dato coraggio, entusiasmo e fiducia.
Il suo spirito di servizio disinteressato è stato sempre proiettato
verso il bene comune, non ha mai messo al primo posto i suoi interessi
personali.
Quando era sindaco era popolarissimo, tutto il Molise lo conosceva,
eppure ha accettato con serenità la decisione dell'allora Partito
Comunista di non essere votato per le regionali perché era considerato
più utile come sindaco. Spesso, nelle riunioni di partito veniva
salutato come il miglior sindaco del Meridione.
Sarebbero infiniti gli episodi e gli aneddoti che noi e i tanti compagni
potremmo raccontare: i cortei del 1^ maggio, le manifestazioni in tante
città d’Italia, l'occupazione delle terre demaniali di Melanico, le
Feste dell'Unità sia a Santa Croce sia a quelle nazionali, sempre
all'insegna dell’entusiasmo, dell’ottimismo, della fiducia, del
buonumore.
Una cosa che gli ho sentito ripetere spesso, con una certa ironia, ma
non troppo, era l’espressione di riconoscenza e di gratitudine verso la
compagna della sua vita, la cara moglie Mariuccia. Diceva che era grazie
a Mariuccia, alla sua pazienza, alla sua comprensione e… soprattutto al
suo lavoro che aveva potuto permettersi di dedicarsi quasi a tempo pieno
alla politica.
Siamo consapevoli che ad un certo punto il nostro cammino terrestre si
interrompe, ma sembra che certe persone non debbano lasciarci mai. E il
Compare Zeffiro era tra queste. Ma tutti noi, siamo contenti di aver
incrociato la sua strada e di aver percorso parte del nostro cammino con
lui.
Ci lascia un'eredità importante e dobbiamo farne tesoro: la sua fede nei
valori di giustizia, di libertà, di uguaglianza e la difesa dei più
deboli. Soprattutto ci lascia l'esempio dello spirito di servizio e
l'assenza di interessi personali nell’espletamento delle attività
civiche a servizio della collettività. Concludo con un pensiero di
Enrico Berlinguer che secondo noi si addice perfettamente al suo
percorso umano e politico:
“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato
mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato e messo
al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta
per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”.
Grazie sindaco Zeffiro per tutto ciò che è stato. Grazie compà Zeffiro
per quello che sei stato. Grazie compagno Zeffiro per l'esempio che ci
hai dato». |