La
festa patronale custodisce e rinnova l'identità di un popolo, due giorni
di emozioni a San Giuliano di Puglia
Il giorno di festa del Santo Patrono San Giuliano martire finalmente è
arrivato anche quest'anno per unire famiglie, amici e conoscenti,
compaesani, spiritualmente e anche per vivere momenti di serenità e
gioia. La musica della banda riconduce alla spensieratezza della
fanciullezza quando volavano i pensieri su quelle note fantastiche che
emozionano e che riappaiono oggi per riprendere "il discorso " mai
terminato che ci permette di fare memoria di coloro che non sono più
presenti, con i bambini ai quali diamo la mano e raccontiamo
l'importanza delle tradizioni che è rispetto della cultura identitaria
del popolo, di ogni popolazione che diviene punto di riferimento per il
qui e ora e che ci condurrà alle future generazioni.
 È davvero meraviglioso constatare i tantissimi rientri di chi vive fuori
sede per motivi di lavoro o di studio e ha affrontato lunghi viaggi per
essere presente a questo importante evento di vera appartenenza
identitaria di un popolo.
In chiesa il vescovo, mons. Gianfranco De Luca, ha presieduto insieme al
parroco, don Pietro Cannella, la Santa Messa e durante l'omelia ha dato
rilievo al messaggio di non essere condizionati dai negativi giudizi
altrui ma operare semplicemente nel bene per dare giusto senso alla
vita.
Immagini e momenti per lasciare impresso un ricordo tangibile che non
potrà mai essere sbiadito dal tempo, che inesorabilmente passa ma
resterà sempre qualcosa di unico e utile per testimoniare l'importanza
dell'oggi proprio come ci hanno insegnato i nostri antenati nell'aver
donato un patrimonio culturale, fotografico e spirituale a tutti noi.
 E i due giorni di festa patronale in San Giuliano di Puglia sono
proseguiti nella giornata di domenica 22 maggio, con la partenza dalla
chiesa di San Giuliano martire, della statua di Sant'Elena Imperatrice
accompagnata dai fedeli fino alla chiesetta di campagna dove è stata
riposizionata la statua della Santa con la celebrazione di una santa
messa in tarda mattinata e un'altra di pomeriggio alla quale in tanti
hanno partecipato con devozione e partecipazione.
Vivere questi momenti di condivisione spirituale è molto importante per
ritrovare l'incontro con Dio e con sé stessi attraverso l'incontro della
santità, percorso al quale siamo chiamati ognuno di noi vivendo
nell'umiltá e semplicità, non per meriti ma perché ci sceglie Dio.
Le bancarelle per i colori e la musica, i giovani con le loro grida di
gioia e di divertimento e i bambini tutti con in mano un giocattolo
comprato "a Sant'Elena" che custodiscono gelosamente e magari lo tengono
in ricordo della spensieratezza tipica che si vive solamente in questo
giorno particolare.
Tutto cambia di anno in anno e la magía che nello stesso tempo è sempre
tutto un rito, tutto uguale nel ripetersi e rinnovarsi delle emozioni
che si scambiano in questo luogo fantastico dove si respira aria di
fratellanza e d'amicizia con buone e positive emozioni tanto da farne il
pieno che dura nel tempo più a lungo possibile.
È seguito il ritorno nelle proprie case per il tempo di rinfrescarsi e
di nuovo in piazza per continuare, tra canti e balli, la tradizione che
non deve morire ma essere rispettata per il bene di tutti e per poter
consegnare il proseguimento ai posteri.
A conclusione dei due giorni di festa patronale, indimenticabili, ci
sono stati gli scoppiettanti e coloratissimi fuochi d'artificio che
uniscono in un botto finale con l'augurio di ritrovarci tutti per il
prossimo evento festivo.
Elisa Mascia |