Santa Croce di Magliano, martedì 25 maggio 2004

     

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una mostra multimediale sulle sofferenze del popolo iracheno e un convegno sulla globalizzazione


Tre giorni per capire: iniziative proposte dal collettivo 18 maggio


Un bambino triste. Donne che tengono i figli tra le braccia. Immagini di un paese costretto agli stenti. Povertà e disperazione. Dove siamo? A Santa Croce di Magliano nelle fotografie scattate in Iraq da Nicola Lanese
Già, in Iraq. E dove le immagini sembrano offuscarsi, tremare, annebbiarsi viene fuori invece con chiarezza la grave situazione che vive il popolo di quella terra. Che viveva ancora prima che scoppiasse il disastroso conflitto con gli Stati Uniti. Lanese è stato a Nassiriya, a Baghdad, a Bassora
E il suo obiettivo ha filmato le scene più frequenti della disperazione, della tragedia che affligge quel popolo. In Molise forse è il miglior documento fotografico, se così si può dire, della sciagura irachena. A Santa Croce di Magliano sono state esposte 40 fotografie. Solo una piccola parte di uno sconcertante dossier che Lanese ha voluto realizzare facendo un viaggio in quei posti: "per capire come stanno veramente le cose"... [C.N. "Oggi Nuovo Molise"]

 

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Le stanze degli orrori

Pochi sono i passi da compiere all’interno dell’atrio di un antico palazzo per avvertire sulla propria pelle il lato più oscuro e reale delle guerre: la sofferenza
Una sofferenza dettata dagli sguardi inermi di mamme e bambini che da subito aprono le porte di un universo sconosciuto alla stragrande maggioranza della civiltà occidentale. 
Un altro pianeta? Un’altra epoca? No: Iraq 2004
L’intenzione del “Collettivo 18 Maggio” di Santa Croce di Magliano è stata quella di informare (e magari sensibilizzare) – senza parole, senza opinioni, né ideali politici – su quale sia la cruda e vergognosa realtà che tuttora permane in un luogo non troppo distante da noi. 
Non parole, ma immagini e suoni, i linguaggi che sono stati adoperati nella mostra “La Stanza Degli Orrori” aperta dal 21 al 25 Maggio nel Palazzo Cappiello di Santa Croce di Magliano. 
Foto scattate da Nicola Lanese – reporter molisano – che ritraggono gli orrori quotidiani della guerra: la convivente e abituale morte, le penose condizioni sanitarie, le mutazioni genetiche dovute all’uso dei proiettili all’uranio impoverito da parte delle milizie alleate; immagini che passate per le mani, o meglio per gli animi di artisti come Nicola Macolino, Gianluigi Venturini, e Pasquale Macolino, prendono forma e narrano ognuna la propria triste storia, passata e (visto le drammatiche condizioni in cui le persone ritratte volgono) si spera paradossalmente ancora presente. 
Le foto, applicate tra reti metalliche, bustoni neri bruciati, teli verdi e stinti, antichi massi, ricreano ed evidenziano l’apocalittico scenario iracheno, mutando il piccolo atrio del palazzo in strada, ospedale, tomba, altare di preghiera in cui la sofferenza non si incarna nella figura della Santa Madre, ma nella foto del bimbo leucemico le cui flebo sono state (purtroppo) solo aggiunte da una seconda e staccata fotografia. 
Un viaggio virtuale tra gli orrori della guerra nel quale gli innocenti e minimalisti lamenti chitarristici e vocali di Nick Drake, alternato dalle surreali note della tromba di Miles Davis (dall’album “Aura”), scandiscono la pulsazione profonda del sotterraneo grido del popolo iracheno.

di [ Donato Arcano


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Importante convegno a Santa Croce di Magliano: ospite il parlamentare Mantovani


"Globalizzazione e guerra globale, quali alternative?"


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Bombardamenti, agguati e rappresaglie quotidiane, hanno preso il posto di negoziati e missioni diplomatiche. 
La pace, o meglio la moderna nozione di pace, è divenuta la madre di tutti gli alibi, in nome della quale, si giustifica qualsiasi intervento. Tutti sono risoluti nel negare, a parole, l'azione armata, poi però nei fatti ci si trova di fronte ad una triste, quanto incontrovertibile e drammatica verità. Pace in mancanza di guerra o la guerra come strumento di pace?
Vi è una soluzione, un'inedita via da seguire da contrapporre alla guerra "di prevenzione" attuata negli ultimi tempi? "Globalizzazione e guerra globale, quali alternative?".


COLLETTIVO 18 MAGGIO
SANTA CROCE DI MAGLIANO 

il programma delle manifestazioni organizzate a Palazzo Cappiello

21 maggio 2004

ore 17.00 Inaugurazione Mostra Multimediale: “Le stanze degli orrori”

 

ore 17.30 Convegno: "Globalizzazione e guerra globale. Quali alternative?"

 

ore 19.30 Film documentario: “Fourth World War” - produzione Big Noise Tactical

 

23 maggio 2004

 

ore 10.30 Apertura Mostra Multimediale

 

ore 17.00 Film documentario: “Paying the price: killing the children of Iraq” di John Pilger

 

ore 18.30 Readings against war
al contrabbasso Pasquale Macolino

 

ore 20.00 Proiezione “L’anomalo bicefalo” di Dario Fo, Franca Rame e Jacopo Fo

 

 

Si ringrazia l'associazione culturale STRANAECO per aver messo a disposizione il videoproiettore

 

Questo il tema centrale del convegno, organizzato dal Circolo di Rifondazione Comunista in collaborazione con il Collettivo 18 Maggio, svoltosi a Santa Croce di Magliano, cui ha partecipato, tra gli altri, l'onorevole Ramon Mantovani, il responsabile delle Politiche Estere del P.R.C. 
Sono inoltre intervenuti: Marco Cataldo, presidente dell'associazione Ombre Rosse, che ha proposto un'esaustiva testimonianza del popolo Saharawi, un popolo arabo, di fede islamica, ma profondamente democratico e civilizzato, nonostante la lotta decennale intrapresa per rivendicare a livello internazionale la propria identità politica, e Fabio Mastropietro, direttore editoriale del quaderno trimestrale di segni contemporanei AltroVerso, che ponendo l'umanità nel bel mezzo di una svolta epocale, ha lamentato l'incapacità, di gran parte degli artisti, che arroccati nei loro mondi "fantastici", offrono un modello assoluto di liricità astoricamente intesa.

Pier Paolo Giannubilo, giornalista e apprezzato poeta e scrittore, ha invece sottolineato come una notizia possa assumere diverse connotazioni, modificandosi nel tempo ed assumendo, a dispetto dal contesto che l'accoglie, una forma dissimile. 
Quali alternative alla globalizzazione e alla guerra globale? "Sicuramente - ha affermato Mantovani - una risposta non verrà dalla politica. Seattle ha dato i natali ad un movimento spontaneo che vede, fianco a fianco, individui dalle più disparate origini, lottare per gli stessi diritti. Non ho remore a palesare la mia propensione ai movimenti no-global, che a ragione possono essere indicati la nuova massa contestatrice di questa novella epoca post-industriale".

"La recente guerra irachena - ha sottolineato Samanta Paladino del Collettivo 18 Maggio, spiegando le ragioni che hanno stimolato l'organizzazione del convegno - ha imposto una riflessione più ampia rispetto ai conflitti che imperversano in tutto il globo. Una guerra economica e sociale viene mossa ogni giorno da istituzioni sovranazionali, come il FMI e il WTO, che, accanto alle aggressioni militari, alle guerre di occupazione e alle politiche di sfruttamento del lavoro e delle risorse dei paesi in via di sviluppo, stanno generando una situazione mondiale disastrosa e molto pericolosa. 
E' per avviare una riflessione seria e costruttiva sulle possibili alternative alla guerra ed allo sfruttamento che abbiamo deciso di allestire una mostra fotografica sull'Iraq della prima guerra del Golfo, che ha avuto conseguenze disastrose sulla popolazione più debole, e di mostrare dei video che affrontano la questione da vari punti di vista".
Difatti, congiuntamente al convegno-dibattito, è stata allestita, nella stessa sede, una mostra multimediale, "Le stanze degli orrori", caratterizzate dalle splendide foto di Nicola Lanese, il reporter molisano che sovente collabora con Rai e Mediaset.
Lanese si è recato in Iraq per documentare gli effetti deleteri derivanti dall'utilizzo di armi all'uranio impoverito: sono delle foto probabilmente angosciose che prendono allo stomaco, che sicuramente riescono, nella loro drammatica realtà, uno spaccato del continente Iraq, dilaniato da oltre dieci anni, da scontri ed embarghi. [ Salvatore Celeste da "Oggi Nuovo Molise" ]

 



 

 

 

 



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