Santa Croce di Magliano, mercoledì 01 novembre 2023

     

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Le luci della fiaccolata della memoria a San Giuliano di Puglia


 

 

 

Un momento intimo e partecipato che ogni anno richiama in tanti nei luoghi del ricordo, una pagina di dolore e di speranza impressa nella storia di San Giuliano di Puglia e di tutto il territorio. La fiaccolata organizzata dal Comitato vittime della scuola elementare ha concluso le iniziative dedicate alla giornata della memoria del 31 ottobre 2002.
Famiglie, amici, giovani e meno giovani, i soccorritori, chi quel giorno c'era e ogni anno torna in paese per portare il proprio omaggio e una preghiera sentita dal profondo del cuore.
Ventisette palloncini bianchi e uno rosso sono stati lasciati volare verso il cielo stellato e illuminato dalla luna per ricordare i nomi dei bambini e della maestra Carmela Ciniglio.
Il corteo di fiaccole ha quindi ripercorso i luoghi del dolore: dalla scuola crollata, dove un pilastro lascia il segno del tempo, a piazza 31 ottobre, al palazzetto dello sport trasformato allora in camera ardente passando accanto alla nuova scuola antisismica, al cimitero dove ci sono le tombe dei piccoli Angeli. Proprio al palazzetto un momento di preghiera, animato da don Pietro, ha accompagnato il cammino per affidare tutti e tutto all'amore di un Padre che non lascia solo nessuno dei suoi figli in un abbraccio condiviso di una vita che non finisce, non può finire con la morte. Dignità e rispetto, amore e riconciliazione, un sentimento di pace che parte dal cuore e si apre con un messaggio di speranza nella festa di tutti i Santi accompagnati dalla luce della fede e della preghiera.

Fabrizio Occhionero

VIDEO SERVIZIO DI TELEMOLISE



Sono trascorsi 21 anni dal crollo della scuola "Jovine" a San Giuliano di Puglia, ma il ricordo e il dolore sono ancora profondi nella piccola comunità del Molise dove il 31 ottobre 2002 morirono, schiacciati dal collasso dell'edificio che ospitava le elementari, 27 bambini e la loro maestra.

In paese è il Giorno della Memoria.

31 ottobre 2023. Si apre con una cerimonia nel cimitero dove già da questa mattina si è riunita l'intera comunità per una preghiera davanti alle tombe degli "angeli".
"A distanza di 21 anni dalla tragedia il ricordo di quel dramma è ancora vivo dentro di noi - dichiara all'ANSA il sindaco Giuseppe Ferrante - Oggi il ricordo va anche a Giuseppina Barbieri, la bidella della scuola, alle maestre di italiano Maria Giannone e Concettina Terzano che sono venute a mancare negli ultimi anni".
Il Giorno della memoria è anche per i soccorritori che scavarono senza sosta, per giorni, sulle macerie della "Jovine".
Questa mattina Guido Bertolaso, all'epoca capo della Protezione civile, poi cittadino onorario di San Giuliano di Puglia, scrive su Facebook: "Sono passati 21 anni, ma la memoria di quel momento doloroso resta vivissima, come pure la grande risposta di vicinanza che l'Italia intera fu capace di dare alla comunità di San Giuliano di Puglia".
I volontari della Protezione civile partenopei questa mattina, in un post sui social, sottolineano "il sistema di protezione civile lavorò ininterrottamente per prestare soccorso". Il Giorno della Memoria, dopo il raccoglimento in cimitero e il rintocco delle campane alle 11.32, prosegue con il corteo nel Parco della Memoria, costruito dalle macerie della scuola elementare.
Nel pomeriggio la veglia e alle ore 17 il Comitato Vittime della Scuola si collegherà online con la scuola dedicata "agli Angeli di San Giuliano" costruita a Tarshiha, in Israele. In serata la fiaccolata nei luoghi della memoria e domani mattina la messa solenne nella chiesa madre del paese. (ANSA)

E’ la giornata più triste per il Molise. Quella del ricordo e del dolore. Alle 11 e 32 di 21 anni fa il Molise tremò e la scuola Jovine di San Giuliano di Puglia si sgretolò. Persero la vita 27 bambini e la loro maestra e da allora nulla è stato più come prima. Anche se, purtroppo, ancora c’è molto da fare per l’edilizia scolastica e per la sicurezza degli edifici dove “vivono” i bambini.
La mattinata di oggi è iniziata con una seduta straordinaria del consiglio regionale che ha celebrato la “Giornata della memoria”. Istituita con legge regionale del 12 novembre 2003, n. 29, per ricordare l’evento sismico che il 31 ottobre 2002 che causò il crollo della scuola “Jovine” di San Giuliano di Puglia, a seguito del quale persero la vita 27 alunni e la loro insegnante.
La stessa legge prevede che il 31 ottobre di ogni anno il Consiglio regionale si riunisca in seduta straordinaria per fare memoria di quegli eventi e svolgere riflessioni e approfondimenti sui temi della protezione civile, della prevenzione, della sicurezza ed in generale del mondo dell’infanzia. (QUOTIDIANO DEL MOLISE)

Un doppio esordio nelle funzioni e prerogative istituzionali quello di ieri a San Giuliano di Puglia, dove il prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo, e il governatore del Molise, Francesco Roberti, hanno partecipato in queste vesti per la prima volta alla Giornata della memoria. A 21 anni dal sisma devastante che sconvolse il basso Molise, costando la vita a 27 angeli, alla maestra Carmela Ciniglio e ad altri due residenti, la campana ha suonato i 30 rintocchi che ogni 31 ottobre fa tornare la mente a quella mattinata infernale, quando alle 11.32 il mondo si accorse del Molise, della sua esistenza, dei lutti e della disperazione. Non c’era l’aura solenne che magari è stata vissuta nel 2022, per il ventennale, o per il decennale del 2012, ma c’è stata sempre viva la commozione, l’emozione, perché la generazione infranta dalla calamità naturale e dal crollo della scuola Jovine ha segnato per sempre la comunità, anche se il sindaco Giuseppe Ferrante si è mostrato fiducioso nell’esito di quel percorso di ricucitura morale e sociale del territorio, che non si è sostanziata con la stessa velocità di quella materiale. Un appuntamento col passato, guardando al futuro, coi giovani allievi delle scuole del territorio e della gemellata Loseto di Bari, come testimone da tramandare proprio perché da lutti e sofferenze si traggano quelle lezioni di vita utili a non cadere più nel baratro degli errori. Vasta la rappresentanza della comunità, delle associazioni di volontariato come la Misericordia, del mondo scolastico e diocesano, consiglieri regionali, candidati alla Provincia, sindaci, accanto al primo cittadino, col parroco a benedire le corone di fiori quando la campana è tornata muta. Presente anche il senatore Costanzo Della Porta, tra i parlamentari molisani, così come gli assessori Michele Iorio e Gianluca Cefaratti. Difficile riuscire a scorgerli tutti, perché dopo i lunghi minuti di raccoglimento nel cimitero, preceduto dall’omaggio floreale alle tombe degli angeli, il corteo si è mosso con gonfaloni e striscioni, portati da occhi riflessivi che hanno pianto nell’anima, soprattutto per le affrante famiglie che hanno perso i loro piccoli cari per sempre. Un percorso verso il Parco della Memoria, inverso a quanto il destino malevolo ha portato gli angeli dalla scuola in cui si trovavano, come segnale di ripartenza di una comunità che non dimentica e l’abbraccio collettivo, sempre in un rigoroso silenzio, che caratterizza l’intera cerimonia, se non per le benedizioni e preghiere, fino alla deposizione delle corone. Non ci sono parole che possano rappresentare i momenti tragici vissuti 21 anni fa, ma c’è la necessità di tenere desto il ricordo di chi non c’è più, come ha ribadito Ciro Riggio, il papà dei gemellini Luca e Giammaria, che a 9 anni hanno visto il loro sentiero esistenziale interrotto, lui da vicepresidente del comitato vittime si dà forza proprio per non disperdere l’enorme valore che rappresenta quel sacrificio. (PRIMO PIANO MOLISE)

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