Un
momento intimo e partecipato che ogni anno richiama in tanti nei luoghi
del ricordo, una pagina di dolore e di speranza impressa nella storia di
San Giuliano di Puglia e di tutto il territorio. La fiaccolata
organizzata dal Comitato vittime della scuola elementare ha concluso le
iniziative dedicate alla giornata della memoria del 31 ottobre 2002.
Famiglie, amici, giovani e meno giovani, i soccorritori, chi quel giorno
c'era e ogni anno torna in paese per portare il proprio omaggio e una
preghiera sentita dal profondo del cuore.
Ventisette palloncini bianchi e uno rosso sono stati lasciati volare
verso il cielo stellato e illuminato dalla luna per ricordare i nomi dei
bambini e della maestra Carmela Ciniglio.
Il corteo di fiaccole ha quindi ripercorso i luoghi del dolore: dalla
scuola crollata, dove un pilastro lascia il segno del tempo, a piazza 31
ottobre, al palazzetto dello sport trasformato allora in camera ardente
passando accanto alla nuova scuola antisismica, al cimitero dove ci sono
le tombe dei piccoli Angeli. Proprio al palazzetto un momento di
preghiera, animato da don Pietro, ha accompagnato il cammino per
affidare tutti e tutto all'amore di un Padre che non lascia solo nessuno
dei suoi figli in un abbraccio condiviso di una vita che non finisce,
non può finire con la morte. Dignità e rispetto, amore e
riconciliazione, un sentimento di pace che parte dal cuore e si apre con
un messaggio di speranza nella festa di tutti i Santi accompagnati dalla
luce della fede e della preghiera.
Fabrizio Occhionero
VIDEO SERVIZIO DI TELEMOLISE
Sono trascorsi 21 anni dal crollo della scuola "Jovine" a San Giuliano
di Puglia, ma il ricordo e il dolore sono ancora profondi nella piccola
comunità del Molise dove il 31 ottobre 2002 morirono, schiacciati dal
collasso dell'edificio che ospitava le elementari, 27 bambini e la loro
maestra.
In paese è il Giorno della Memoria.
31 ottobre 2023. Si apre con una cerimonia nel cimitero dove già da
questa mattina si è riunita l'intera comunità per una preghiera davanti
alle tombe degli "angeli".
"A distanza di 21 anni dalla tragedia il ricordo di quel dramma è ancora
vivo dentro di noi - dichiara all'ANSA il sindaco Giuseppe Ferrante -
Oggi il ricordo va anche a Giuseppina Barbieri, la bidella della scuola,
alle maestre di italiano Maria Giannone e Concettina Terzano che sono
venute a mancare negli ultimi anni".
Il Giorno della memoria è anche per i soccorritori che scavarono senza
sosta, per giorni, sulle macerie della "Jovine".
Questa mattina Guido Bertolaso, all'epoca capo della Protezione civile,
poi cittadino onorario di San Giuliano di Puglia, scrive su Facebook:
"Sono passati 21 anni, ma la memoria di quel momento doloroso resta
vivissima, come pure la grande risposta di vicinanza che l'Italia intera
fu capace di dare alla comunità di San Giuliano di Puglia".
I volontari della Protezione civile partenopei questa mattina, in un
post sui social, sottolineano "il sistema di protezione civile lavorò
ininterrottamente per prestare soccorso". Il Giorno della Memoria, dopo
il raccoglimento in cimitero e il rintocco delle campane alle 11.32,
prosegue con il corteo nel Parco della Memoria, costruito dalle macerie
della scuola elementare.
Nel pomeriggio la veglia e alle ore 17 il Comitato Vittime della Scuola
si collegherà online con la scuola dedicata "agli Angeli di San
Giuliano" costruita a Tarshiha, in Israele. In serata la fiaccolata nei
luoghi della memoria e domani mattina la messa solenne nella chiesa
madre del paese. (ANSA)

E’ la giornata più triste per il Molise. Quella del ricordo e del
dolore. Alle 11 e 32 di 21 anni fa il Molise tremò e la scuola Jovine di
San Giuliano di Puglia si sgretolò. Persero la vita 27 bambini e la loro
maestra e da allora nulla è stato più come prima. Anche se, purtroppo,
ancora c’è molto da fare per l’edilizia scolastica e per la sicurezza
degli edifici dove “vivono” i bambini.
La mattinata di oggi è iniziata con una seduta straordinaria del
consiglio regionale che ha celebrato la “Giornata della memoria”.
Istituita con legge regionale del 12 novembre 2003, n. 29, per ricordare
l’evento sismico che il 31 ottobre 2002 che causò il crollo della scuola
“Jovine” di San Giuliano di Puglia, a seguito del quale persero la vita
27 alunni e la loro insegnante.
La stessa legge prevede che il 31 ottobre di ogni anno il Consiglio
regionale si riunisca in seduta straordinaria per fare memoria di quegli
eventi e svolgere riflessioni e approfondimenti sui temi della
protezione civile, della prevenzione, della sicurezza ed in generale del
mondo dell’infanzia. (QUOTIDIANO DEL MOLISE)

Un
doppio esordio nelle funzioni e prerogative istituzionali quello di ieri
a San Giuliano di Puglia, dove il prefetto di Campobasso, Michela
Lattarulo, e il governatore del Molise, Francesco Roberti, hanno
partecipato in queste vesti per la prima volta alla Giornata della
memoria. A 21 anni dal sisma devastante che sconvolse il basso Molise,
costando la vita a 27 angeli, alla maestra Carmela Ciniglio e ad altri
due residenti, la campana ha suonato i 30 rintocchi che ogni 31 ottobre
fa tornare la mente a quella mattinata infernale, quando alle 11.32 il
mondo si accorse del Molise, della sua esistenza, dei lutti e della
disperazione. Non c’era l’aura solenne che magari è stata vissuta nel
2022, per il ventennale, o per il decennale del 2012, ma c’è stata
sempre viva la commozione, l’emozione, perché la generazione infranta
dalla calamità naturale e dal crollo della scuola Jovine ha segnato per
sempre la comunità, anche se il sindaco Giuseppe Ferrante si è mostrato
fiducioso nell’esito di quel percorso di ricucitura morale e sociale del
territorio, che non si è sostanziata con la stessa velocità di quella
materiale. Un appuntamento col passato, guardando al futuro, coi giovani
allievi delle scuole del territorio e della gemellata Loseto di Bari,
come testimone da tramandare proprio perché da lutti e sofferenze si
traggano quelle lezioni di vita utili a non cadere più nel baratro degli
errori. Vasta la rappresentanza della comunità, delle associazioni di
volontariato come la Misericordia, del mondo scolastico e diocesano,
consiglieri regionali, candidati alla Provincia, sindaci, accanto al
primo cittadino, col parroco a benedire le corone di fiori quando la
campana è tornata muta. Presente anche il senatore Costanzo Della Porta,
tra i parlamentari molisani, così come gli assessori Michele Iorio e
Gianluca Cefaratti. Difficile riuscire a scorgerli tutti, perché dopo i
lunghi minuti di raccoglimento nel cimitero, preceduto dall’omaggio
floreale alle tombe degli angeli, il corteo si è mosso con gonfaloni e
striscioni, portati da occhi riflessivi che hanno pianto nell’anima,
soprattutto per le affrante famiglie che hanno perso i loro piccoli cari
per sempre. Un percorso verso il Parco della Memoria, inverso a quanto
il destino malevolo ha portato gli angeli dalla scuola in cui si
trovavano, come segnale di ripartenza di una comunità che non dimentica
e l’abbraccio collettivo, sempre in un rigoroso silenzio, che
caratterizza l’intera cerimonia, se non per le benedizioni e preghiere,
fino alla deposizione delle corone. Non ci sono parole che possano
rappresentare i momenti tragici vissuti 21 anni fa, ma c’è la necessità
di tenere desto il ricordo di chi non c’è più, come ha ribadito Ciro
Riggio, il papà dei gemellini Luca e Giammaria, che a 9 anni hanno visto
il loro sentiero esistenziale interrotto, lui da vicepresidente del
comitato vittime si dà forza proprio per non disperdere l’enorme valore
che rappresenta quel sacrificio. (PRIMO PIANO MOLISE)
VIDEO SERVIZIO DI TELEMOLISE
|