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libro Santa Croce di Magliano. Eterogenesi caotica della poetica e Pathos. In sala consiliare del palazzo comunale la presentazione del libro di Pasquale Marino |
Eterogenesi caotica della poetica e Pathos di Pasquale Marino. di Martina Di Pardo
In
questo libro ci si muove attraversando grandi temi della natura umana.
Ringraziamenti di Pasquale Marino
Ieri sera c’è stata “la prima” per “Eterogenesi caotica della poetica e
Pathos”. *** Vi condivido una riflessione “recensiva” di Salvatore Celeste che qui pubblicamente ringrazio per le belle parole spese per questo mio nuovo libro. Riflessioni semiserie su Eterogenesi caotica della poetica e Pathos di Pasquale Marino Quando si ci approccia ad una silloge di poesie, sono tante le componenti che ne denotano la fortuna che potrà cozzare nell'animo di chi le andrà a leggere. Conoscenza della materia, stato d'animo, fattori esterni e tanto altro. Come ha sottolineato il professor Castelli nella prefazione, "la poesia [come materia di studio] richiede senza dubbio di esperti, ma non preclude all'uomo comune di godere della sua lettura". Ed io, da persona completamente risucchiata dal caos quotidiano, mi sono immerso nella goduria della lettura. Avevo già letto alcune cose di Pasquale. Avevo apprezzato la ricerca e la conoscenza esibita di alcuni topos letterari, ma la sua scrittura non aveva incontrato la mia idea di poesia....I suoi primi scritti a rileggerli oggi, sembrano un'esercitazione di stile, una mera esposizione di sentimenti, risentimenti, urla, dolore, esternati con uno stile grafico e semantico, ridondante, classicheggiante e barocco. Nella raccolta proposta in questi giorni, invece, spesso il tono si abbassa, diventa intimo, riflessivo e i lettori si sentono quasi immersi in una seduta psicanalitica collettiva: sembra quasi di sentire Pasquale sussurrare. Il ragazzo evidentemente dei primi scritti è diventato uomo. Una maturità che probabilmente si annusa già dalle prime liriche e sulle riflessioni sulla guerra. Certamente esplode sull'epico utilizzo dello scopetto. Chapeau. Solo la maturità raggiunta di un uomo, lo spogliarsi di un'aura da supereroe alla D'Annunzio, può portare il poeta a descrivere un oggetto di uso quotidiano, senza mai abbassare il livello lirico ed assurgere lo stesso, alla medesima stregua di un personaggio omerico. E d'altronde è il lascito maggiore di Pasolini. Dopo i fasti dell'epoca classica e lo schiamazzo dei futuristi, la poesia è tornata ad essere intimista: da un lato il poeta friulano e il suo microcosmo urbano e spigolosamente proletario, dall'altra il nostro profeta Marino, che alla ricerca di un mondo poetico postmoderno, ha già trovato il suo Dio. Ora non resta che trovare i primi apostoli. I primi fedeli già sono accorsi. |
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