SANTA
CROCE DI MAGLIANO. Ha dovuto ricorrere alle cure del 118 Molise e del
Pronto soccorso, l’ex provveditore agli Studi, Giuseppe Colombo, da cui
lui stesso, ormai pensionato da tempo, prende spunto per parlare a
ragion veduta di sanità, «Sulla buona cura degli operatori della
postazione di emergenza-urgenza.
Una sera di gennaio, rientravo a casa e avvertivo un blocco alla
respirazione a causa di un dolore lancinante che interessava il torace e
le spalle. Dopo aver preso un antinfiammatorio il dolore diventava
progressivamente più acuto, penetrante, intenso, compromettendo
ulteriormente la respirazione. Dopo qualche esitazione, veniva chiamato
il 118 – India – (Postazione senza medico) di Santa Croce di Magliano,
che dopo un po’ arrivava. Mi prestavano la prima assistenza e ad un
certo punto l’infermiera mi comunicava che per proseguire con gli
accertamenti era necessaria la presenza di un medico, fondamentale per
la diagnosi e la somministrazione della terapia farmacologica attinente
alla patologia, tutto ciò mi provocava ulteriore malessere e turbamento.
Dopo un consulto e a seguito dei miei dolorosi lamenti, decidevano per
il trasporto presso il Pronto soccorso di Termoli, per definire la
situazione clinica.
Arrivati alla rotonda di Larino, l’ambulanza si fermava e saliva a bordo
il medico della postazione del 118, medicalizzata, di Larino, che
impartiva disposizioni all’infermiera per somministrare alcuni farmaci.
Al Pronto Soccorso venivo affidato alle cure dello specialista in
medicina di emergenza-urgenza. Poi, verso le ore 1:30 della notte,
finalmente, mi dimettevano. Nel ritorno a casa con i miei familiari,
dicevo: sono stato fortunato, perché non interessato da un evento
nefasto. Sono profondamente grato a queste persone che lavorano per il
bene di tutti noi.
Oggi è capitato a me, domani potrebbe capitare a chiunque. Questo
episodio mi spinge a riflettere su come sia fondamentale sostenere
sempre chi lavora con passione, competenza, dedizione e dissipare i
pregiudizi, gli stereotipi e i preconcetti che troppo spesso, per colpa
di pochi, colpiscono onesti lavoratori. E’ necessario, dunque, che i
sindaci del comprensorio (Santa Croce di Magliano, Bonefro, San Giuliano
di Puglia, Colletorto, Montelongo e Rotello) difendano, a spada tratta,
il diritto alla salute dei cittadini dell’area, chiedendo il ripristino
della “Postazione medicalizzata” del 118, in quanto risorsa
imprescindibile, considerato che anche un altro servizio come la Guardia
Medica, attualmente, risulta depotenziato su tutta l’area. Solo con un
movimento corale si possono raggiungere determinati traguardi. È il
momento di fare squadra! Non ci si può rassegnare!».
fonte: termolionline |