Santa Croce di Magliano, martedì 21 gennaio 2025

     

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Fermare la demedicalizzazione delle postazioni del 118 di Santa Croce di Magliano, Riccia e Montenero di Bisaccia. Fanelli: la salute dei cittadini non è un lusso


 

Ambulanze 118 senza medico a bordo, Fanelli: la salute dei cittadini non è un lusso. La consigliera regionale del Pd: nonostante le promesse, nessuna risposta è arrivata ai comitati promotori. E dal presidente Roberti nessuna soluzione

I cittadini del Fortore continuano a sentirsi dimenticati dalle istituzioni. Lo scorso novembre, 2.387 residenti hanno sottoscritto una richiesta urgente all'Asrem, alla Regione e alla struttura commissariale per il ripristino del medico sulle ambulanze del 118 a Riccia.
Un appello che sottolineava l’importanza della medicina di primo soccorso in un’area vastissima, complessa dal punto di vista morfologico e lontana dagli ospedali. Finalmente, oggi in Consiglio Regionale, si è discusso della mozione presentata a maggio 2024 dalla consigliera regionale Micaela Fanelli.
La proposta chiedeva di fermare la demedicalizzazione delle postazioni del 118 di Santa Croce di Magliano, Riccia e Montenero di Bisaccia e di istituire un tavolo di concertazione con i rappresentanti del territorio e la Conferenza dei Sindaci.

“Tuttavia, nonostante le promesse, nessuna risposta è arrivata ai comitati promotori né al Consiglio Regionale,” ha dichiarato Fanelli. “Dal Presidente Roberti, solo il solito esercizio di arrampicata sugli specchi, senza soluzioni concrete per garantire la presenza dei medici sulle ambulanze del 118. Questo atteggiamento dimostra una totale mancanza di comprensione delle paure e delle necessità di migliaia di cittadini, lasciati soli e considerati cittadini di serie B.”

Nel corso del dibattito, il Presidente Roberti ha annunciato che la struttura commissariale e l’Asrem presenteranno una proposta di riorganizzazione complessiva. Tuttavia, le sue parole hanno sollevato polemiche: “Non possiamo chiedere deroghe per tutto, come per le postazioni del 118, che sono sovradimensionate. Sembra che siamo un popolo di ammalati. Dobbiamo ricostruire una sanità sostenibile, in linea con le risorse economiche e le dimensioni del Molise.” Un’affermazione che, secondo Fanelli, suona come “un epitaffio non solo per il 118, ma per l’intero sistema sanitario regionale. Il Molise non può essere trattato con le stesse regole di altre regioni: la nostra realtà territoriale e sociale richiede soluzioni specifiche e risorse adeguate.”

“La salute dei molisani non può essere sacrificata sull’altare del risparmio economico o delle convenienze politiche del momento,” ha aggiunto Fanelli. “Il famigerato Decreto Molise e l’emendamento Lancellotta sono stati solo illusioni per i cittadini. Il Governo Roberti, invece, ha dimostrato di non voler chiedere nulla al Governo nazionale, nemmeno quando in gioco c’è la vita delle persone.” Fanelli ha poi ribadito l’impegno del Partito Democratico: “Non ci fermeremo e continueremo a lottare per il 118 e per tutta la sanità molisana. Siamo pronti a far sentire la nostra voce anche a Roma. I cittadini del Molise meritano rispetto e il diritto a un’assistenza sanitaria adeguata.”

fonte: Quotidiano del Molise

 


 


 

 

 



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