Ambulanze 118 senza medico a bordo, Fanelli: la salute dei cittadini non
è un lusso. La consigliera regionale del Pd: nonostante le promesse,
nessuna risposta è arrivata ai comitati promotori. E dal presidente
Roberti nessuna soluzione
I cittadini del Fortore continuano a sentirsi dimenticati dalle
istituzioni. Lo scorso novembre, 2.387 residenti hanno sottoscritto una
richiesta urgente all'Asrem, alla Regione e alla struttura commissariale
per il ripristino del medico sulle ambulanze del 118 a Riccia.
Un appello che sottolineava l’importanza della medicina di primo
soccorso in un’area vastissima, complessa dal punto di vista morfologico
e lontana dagli ospedali. Finalmente, oggi in Consiglio Regionale, si è
discusso della mozione presentata a maggio 2024 dalla consigliera
regionale Micaela Fanelli.
La proposta chiedeva di fermare la demedicalizzazione delle postazioni
del 118 di Santa Croce di Magliano, Riccia e Montenero di Bisaccia e di
istituire un tavolo di concertazione con i rappresentanti del territorio
e la Conferenza dei Sindaci.
“Tuttavia, nonostante le promesse, nessuna risposta è arrivata ai
comitati promotori né al Consiglio Regionale,” ha dichiarato Fanelli.
“Dal Presidente Roberti, solo il solito esercizio di arrampicata sugli
specchi, senza soluzioni concrete per garantire la presenza dei medici
sulle ambulanze del 118. Questo atteggiamento dimostra una totale
mancanza di comprensione delle paure e delle necessità di migliaia di
cittadini, lasciati soli e considerati cittadini di serie B.”
Nel corso del dibattito, il Presidente Roberti ha annunciato che la
struttura commissariale e l’Asrem presenteranno una proposta di
riorganizzazione complessiva. Tuttavia, le sue parole hanno sollevato
polemiche: “Non possiamo chiedere deroghe per tutto, come per le
postazioni del 118, che sono sovradimensionate. Sembra che siamo un
popolo di ammalati. Dobbiamo ricostruire una sanità sostenibile, in
linea con le risorse economiche e le dimensioni del Molise.”
Un’affermazione che, secondo Fanelli, suona come “un epitaffio non solo
per il 118, ma per l’intero sistema sanitario regionale. Il Molise non
può essere trattato con le stesse regole di altre regioni: la nostra
realtà territoriale e sociale richiede soluzioni specifiche e risorse
adeguate.”
“La salute dei molisani non può essere sacrificata sull’altare del
risparmio economico o delle convenienze politiche del momento,” ha
aggiunto Fanelli. “Il famigerato Decreto Molise e l’emendamento
Lancellotta sono stati solo illusioni per i cittadini. Il Governo
Roberti, invece, ha dimostrato di non voler chiedere nulla al Governo
nazionale, nemmeno quando in gioco c’è la vita delle persone.” Fanelli
ha poi ribadito l’impegno del Partito Democratico: “Non ci fermeremo e
continueremo a lottare per il 118 e per tutta la sanità molisana. Siamo
pronti a far sentire la nostra voce anche a Roma. I cittadini del Molise
meritano rispetto e il diritto a un’assistenza sanitaria adeguata.”
fonte: Quotidiano del Molise |