Santa Croce di Magliano, lunedì 05 maggio 2025

     

    Imposta come pagina iniziale  Aggiungi ai preferiti  Segnala ad un amico  Stampa  Translate in English

ricordo << 1/15 maggio << 2025 << home

 

 

 

ricordo


Espressione di cordoglio al prof. Giovanni Di Stefano


 

E’ davvero difficile, in questo momento particolare di cordoglio, riuscire a trovare le parole giuste per poter rappresentare quella che è stata l’incarnazione della passione sbocciata tra il prof. Giovanni Di Stefano, docente di discipline tecniche, e lo sport vissuta, a piene mani, prima come portiere della squadra di calcio dell’ “Unione sportiva santacrocese”, negli anni 1960-70, quando i campi sportivi erano pieni di zolle e sembravano terreni agricoli, poi in qualità di presidente della “Turris” , allorquando la squadra militava nel girone del campionato di Eccellenza (anni ’90-91), “periodo d’oro” della compagine santacrocese.
La stessa passione veniva traslata nella direzione dell’Istituto tecnico professionale Statale sorto a Santa Croce di Magliano negli anni ‘60, diventando così l’unica scuola superiore, ma di durata triennale, che preparava tecnici, di specializzazione meccanica, per il territorio (FIAT, industrie metalmeccaniche, libera professione, ecc.) o per proseguire gli studi nel capoluogo molisano.
Egli, con il team docenti, aveva instaurato una sorta di transazione nello sviluppare un piano di lavoro che potesse coinvolgere i giovani studenti, in un contesto deprivato culturalmente e socialmente, dove solo i figli delle famiglie benestanti potevano acculturarsi, stimolandoli in una giusta e sana emulazione.
Dietro la sua personalità che poteva sembrare burbera, si celava un’anima generosa, sensibile, cortese, rispettosa dell’altrui persona e soprattutto degli studenti provenienti, per la maggior parte dei casi, da famiglie con difficoltà, garantendo loro sostegno affettivo-relazionale.
Molti giovani in questo modo hanno potuto guadagnare quel prestigio necessario per aumentare l’autostima e sperimentare percorsi scolastici più impegnativi.
Lavorava in un contesto dove la scuola che gestiva, soprattutto, dopo il decollo del liceo scientifico avvenuto nel 1968, veniva considerata, per la conseguente asimmetria, di serie inferiore. Tuttavia, prestando servizio al di là di ogni orario, contribuiva a decondizionare i suoi studenti e a motivarli per nuovi impegni di riscatto culturale e sociale.
La sua scommessa nel potenziare i laboratori e promuovendo l’attivazione della didattica delle “intelligenze multiple” , quando non ancora si conosceva il pedagogista Gardner, aveva permesso ai giovani di potersi cimentare con discipline tecnico-scientifiche, nonché umanistiche, utilizzando continuamente la cosiddetta “discussione maieutica”, sviluppata sempre per promuovere la personalità di ciascuno.
Il medesimo, senza ostentare, aveva in modo latente, attivato una “rivoluzione” di pensiero e questo è il bel ricordo che si possa conservare.
Ai parenti tutti giungano i sentimenti più sinceri di vicinanza e partecipazione all’immenso dolore, con la speranza che il tempo possa lenire la sofferenza per la dipartita del proprio Caro.

ricordo a cura di Giuseppe Colombo

 


 


 

 

 



© Copyright www.santacroceonline.com - Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.   

disclaimer - privacy