Una
lettera dal candore disarmante, capace di toccare le corde dell’anima di
Papa Francesco, noto per il suo stile semplice e diretto, più vicino a
quello di un parroco di paese che al distacco formale.
L’idea è nata spontaneamente tra i fanciulli di terza e quarta
elementare che frequentano il catechismo. «Sono stati proprio loro a
proporlo», sorride entusiasta a sua volta don Costantino Di
Pietrantonio, «in accordo con gli animatori e insieme ai genitori, gli
siamo andati dietro facendoci contagiare»
Ci siamo detti: perché no? Alla peggio, il Santo Padre invierà una
lettera o una benedizione, e già sarebbe un grande dono. Ma se davvero
accadesse l’imprevedibile e venisse di persona? Questo Papa ci ha
abituati alle sorprese, alle visite inaspettate, sempre con grande
semplicità. Sarebbe meraviglioso».
In un’epoca in cui spesso gli adulti si allontanano dalla fede e dalla
Chiesa, colpisce vedere l’entusiasmo dei più piccoli, affezionati alla
loro comunità e all’idea di accogliere il Papa. «Sono gli adulti a
prendere le distanze, mentre bambini e ragazzi, se coinvolti nel modo
giusto, restano vicini alla parrocchia. Il nostro compito è proprio
quello di mantenerli partecipi, così come loro hanno saputo contagiare
noi con il loro entusiasmo».
Ora non resta che attendere la risposta del Papa. I fanciulli sono già
felici e consapevoli di aver compiuto una piccola grande impresa.
Insieme ai catechisti, sognano il momento in cui don Costantino aprirà
la cassetta della posta e troverà una busta speciale, magari sigillata
con la ceralacca, contenente la risposta di Papa Francesco.
Parrocchia Sant'Antonio di Padova - Santa Croce di Magliano |