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Feste popolari - la "Pasquetta"


 

La Pasquetta di Santa Croce di Magliano è un canto tradizionale che s'intona la sera del 5 gennaio di ogni anno quando, diversi gruppi di amici, muniti di fisarmoniche, chitarre, bufù e strumenti arrangiati, girano per le vie del paese cantando e facendo baldoria.
La consuetudine vuole che il canto sia eseguito davanti le case di amici e parenti e che al termine dell'esecuzione i musicisti siamo ricompensati con un "dono", spesse volte costituito da prodotti tipici locali (salsicce, formaggi, vino ecc.)
Ad importare questa usanza nel nostro paese pare sia stato un abitante di Serracapriola in provincia di Foggia ( paese in cui il canto costituiva una tradizione centenaria ) tale Raffaele Mercurio Corrado, sposato con la santacrocese di nomme Ernestina Amodio.
Intorno agli anni '20, il Corrado presentò questa canzone ad un gruppo di musicisti locali che la riproponevano con entusiasmo, mantenendo fedelmente la musica e il testo originale.
Successivamente il testo originale di Serracapriola venne rielaborato dai Fratelli Amodio nel 1930. Tale testo è cantato ancora oggi.
Il testo del canto tradizionale della Pasquetta a Santa Croce di Magliano fa riferimento all'annunciazione della nascita di Gesù Bambino ed è ben augurale per chi riceve i gruppi della Pasquetta.
Il termine Pasquetta è riferito dalla tradizione cristiana della prima Pasqua, ovvero la Pasqua dell’epifania, l’annuncio della Pasqua, che per la Chiesa è da ricollegarsi alla manifestazione del Dio Bambino e la presentazione ai Magi.
Negli anni '60 e '70 l'usanza della Pasquetta subì un notevole calo di interesse, rischiando quasi di scomparire. A rinvigorire la tradizione sono stati fondamentali l'intuizione e l'impegno del Circolo ACLI presente a Santa Croce di Magliano, organizzando la Pasquetta nella versione "moderna" (prima edizione nel 1981) e incentivando i gruppi con premi e riconoscimenti.
Dal 2001, su iniziativa della Pro Loco "Quattro Torri" di Santa Croce di Magliano, la tradizione comincia in maniera collettiva con il "Pasquettone", il raduno di tutti i gruppi in piazza Nicola Crapsi.
Attualmente il 5 gennaio costituisce un appuntamento immancabile nella cultura popolare santacrocese, radicato nelle diverse generazioni, vecchie e nuove.
Da sempre la Pasquetta ha attirato l'interesse di studiosi di tradizioni popolari: nel dicembre nel dicembre 2012 fu organizzato un importante convegno a riguardo.
A partire dal 2016 si è cercato di dare alla Pasquetta una valenza regionale ed interregionale con le esibizioni e i gemellaggi a Bari, Roma, Campobasso, Termoli e Gambatesa, dove è in essere la simil tradizione delle Maitunate.
Come evoluzione della tradizione negli ultimi anni, sta prendendo sempre più piede l'iniziativa della "Pasquetta alternativa": a fine serata, in Piazza Marconi, i gruppi sono invitati ad esibirsi intonando il testo del canto, ma musicandolo ed arrangiandolo nelle maniere più disparate.
Le edizioni 2021 e 2022 sono state annullate causa emergenza sanitaria covid.
Dal 2024 non vi è più la storica tappa al Circolo ACLI causa chiusura dello stesso.

 

Foto storiche della Pasquetta

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Una foto del 1929. Si riconoscono il maestro Pasquale Miozza (violino), Antonio Paladino (violino), Pasquale Petti (violino), Carlo Rosati (contrabbasso), Matteo Petti (chitarra), Ferdinando Camillo (clarinetto)

 

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foto degli anni '80-'90

 

 

Le foto della "PASQUETTA" su SantaCroceOnLine

 

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LA PASQUETTA A SERRACAPRIOLA (FG) 

il testo della Pasquetta a Serracapriola che si canta da oltre cento anni il 5 gennaio di ogni anno.

1) BUONA SERA NOI QUI SIAMO  LIETE NUOVE VI PORTIAMO 
CHE DOMANI E' LA PASQUETTA  SIA SANTA E BENEDETTA.

2) LA PASQUETTA CHE VUOL DIRE  IL SIGNOR CE LA PARIA 
LA PARIA COI RE MAGI  CON TRECENTOMILA BACI. 

3) E CHI ERANO I TRE SAPIENTI  CHE VENIVANO DALL' ORIENTE 
CAMMINAVANO PER LA VIA  S' INCONTRAVANO IN COMPAGNIA.

4) QUELLA SANTA COMPAGNIA  CHE ALLEGREZZA PER LA VIA 
E DICEVANO TRA DI LORO  CH'ERA NATO IL REDENTORE. 

5) UNA LUCE E UNA STELLA  LUMINOSA CHIARA E BELLA 
ARRIVAVA IN UN CERTO LOCO  SI FERMAVA LA STELLA UN POCO.

6) SAN GIUSEPPE VECCHIERELLO  CON IL BUE E L'ASINELLO
E CANTAVA CON AMORE  CH' ERA NATO IL SUO FIGLIOL. 

7) QUANDO E' NATO GESU' CRISTO  IN QUELL'ORA E IN QUELLA VISTA 
ERA IL SEGNO CHE ANDAVA IN CIELO  ERA LUME PIU' CHE VERO. 

8) LA BEFANA VIEN DI NOTTE  CON LE SCARPE TUTTE ROTTE 
MENTRE NOI UN DON VOGLIAMO  ALTRIMENTI NON PARTIAMO . 

9) SE CONTENTI CI VOLETE  UN DOLCETTO CI DARETE
MENTRE NOI LO RIPETIAMO  BUONA PASQUA E CE NE ANDIAMO. 

STAVANO ALLEGRI GLI UCCELLI A CANTAR GESU' BAMBINO DAL CIELO CALA' ! ! !

 

PASQUETTA A SANTA CROCE DI MAGLIANO

il testo della Pasquetta a Santa Croce di Magliano, derivante da quello di Serracapriola, riveduto dai fratelli Amodio negli anni '30 ( a lato le due pagine manoscritte originali )

1) BUONA SERA E NOI VENIAMO, LIETA NUOVA VI PORTIAMO
CHE DOMANI E' LA PASQUETTA CHE SIA SANTA E BENEDETTA.

2) RALLEGRIAMO I NOSTRI CUORI, CON DEI CANTI SI SONORI
VANNO GLI ANGELI CANTANDO, I PASTORI FESTEGGIANDO.

3) VANNO DICENDO PER LA VIA CHE E' GIA NATO IL RE MESSIA,
I TRE RE DELL'ORIENTE SI PARTIRONO ALLEGRAMENTE.

4) ERAN QUESTI TRE SAPIENTI, DI PAESI DIFFERENTI,
MA DINANZI A QUEL MISTERO S'ACCORDAVA IL LOR PENSIERO. 

5) GRANDE STELLA RIFULGEVA, PER LA VIA SI DIRIGEVA,
MA ARRIVATA A UN TAL LOCO SI FERMÒ LA STELLA UN POCO. 

6) SI FERMÒ LA GRANDE STELLA, SULLA ROZZA CAPANNELLA,
ONDE I MAGI IN LORO CORE ESCLAMARON "QUI V'È IL SIGNORE". 

7) NEL VEDERE IL PARGOLETTO, IN QUEL UMILE RICETTO,
CHE COMMOSSI RESTAN TANTO CHE PRORUPPERO IN GRAN PIANTO. 

8) E CHINANDO A TERRA I VOLTI, L'ADORARONO RACCOLTI,
POI GLI OFFRIRON UN GRAN TESORO CHE ERA INCENSO MIRRA E ORO. 

9) ADORATO IL BAMBINO, SI RIMISERO IN CAMMINO,
PER SFUGGIR L'IRA D'ERODE CHE ERA RE D'INGANNO E FRODE. 

10) ECCO IL CANTO E TERMINATO, E A NOI NULLA AVETE DATO,
DATE A NOI UN GALLINACCIO O SALSICCIA O SANGUINACCIO. 

11) O CI DATE UN BICCHIERINO, DI VERMOUTH 0 DI BUON VINO,
DATE A NOI I MACCHERONI CHE PER NOI SON MOLTO BUONI.

12) O PROSCIUTTO O MORTADELLA, O BUON CACIO O SCAMORZELLA,
ANCHE NOI UN DON VOGLIAMO ALTRIMENTI NON PARTIAMO.

13) MA SE ORA NON POTETE DOMATTINA CE LO DARETE,
MENTRE NOI VI AUGURIAMO BUONA PASQUA E CE NE ANDIAMO.

 

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pagina1

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pagina 2

 

Si ringrazia il Circolo A.C.L.I. | Le foto sono state fornite dal professor Gaetano Di Stefano e da Antonio Martino

 

 



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