STORIA
DELL’ISTITUTO SACRO CUORE FONDATO DA MONS. ALFREDO SANTORELLI
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di Gaetano Di Stefano
L’Istituto
Sacro Cuore, sito in S.Croce di Magliano nasce come “Casa Sacerdoti invalidi
ed Orfanotrofio”, successivamente anche come assistenza agli anziani. La sua
fondazione fu possibile grazie all’impegno del sacerdote Mons. Alfredo
Santorelli, il quale riuscì con molti sacrifici a raccogliere i fondi per la
sua costruzione.
Infatti si recò diverse volte in America dagli emigranti santacrocesi per
raccogliere fondi e consensi.
Inizialmente nell’Istituto venivano assistiti i poveri, ospitati i sacerdoti
anziani, e specialmente durante e dopo la Seconda guerra mondiale, ospitate
ragazze orfane e ragazze i cui genitori erano partiti per l’estero.
E’ stata la prima sede privata della Scuola Materna o Asilo, fu anche sede
della Scuola Media, della scuola di taglio e cucito condotta dalle suore.
Di
questa Chiesa ne parla il Tria nelle Memorie storiche, civili ed
ecclesiastiche della Dicesi di Larino.
“Siccome dentro la Terra non vi sono altre, che le sopra descritte due sole
Chiese, così fuori di essa non se ne vede che una, la quale essendo molto
antica e deforme sotto il titolo di San Giacomo Apostolo, Patrone della
medesima, posta per la strada, che conduce alla badia e feudo di S. Elena, l’Università
ha principiato a fabbricarne un’altra sotto lo stesso titolo, non molto
distante dalla prima di migliore fattezza e modello, ed è stato ordinato, che
nel luogo della Chiesa vecchia di S.Giacomo sia formato un Cimitero.
E l’uno e l’altro si ritrova in buono stato.”
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Articolo
del giornale riguardante l’inaugurazione dell’Istituto
Sacro Cuore
S.Croce di Magliano, 2- Fin dalle prime ore del mattino
il paese presenta un aspetto insolito di festa . Il
grandioso edificio dell’Ospizio del Sacro Cuore è tutto
imbandierato e già cominciano a giungere le prime auto, che
riversano gente di paesi vicini, e gli arrivi continuano
fino al pomeriggio, mentre diventa una meta di
pellegrinaggio l’Ospizio. Sul piazzale davanti a
questo,addossato alla Casa della Scuola, già il palco per
le autorità è discreto.
La cerimonia dell’inaugurazione è fissata per le ore 18,
ma alle ore 15 l Piazza del Cupello e le adiacenze sono
gremite di gente.
Alle ore 15,30 giunge un reparto della M.V.S.N. con gli
ufficiali cav.re D’Onofrio, Pilla, Capriglione; e poco
dopo un gruppo di Avanguardista con una centuria di Balilla.
Alle 16, l’auto della Federazione Provinciale Fascista
entrannello spiazzale e scendono i membri cav. Ing. C. Pace
e l’avv. R.Tata.
Da Larino giungono, di poi, l’on. Comm. Spiridione Caprice
con la sorella Presidente diocesana dell’Unione Cattolica
femminile ed altri familiari; indi altro auto da Larino ci
porta il Comando della 134.a Legione della Milizia Nazionale
con l’aiutante in prima cent.ne Caprice ed altri Ufficiali
fra cui il Tenente dei RR. Carabinieri La Placa. Seguono da
Casacalenda il Procuratore Capo dell’Ufficio Imposte
Frignani, da Bonefro il Pretore avv. Avitabile.
Sono stati ricevuti dal nostro Podestà cav. uff. M.
Antignani, dal Segretario politico cav. D’Onofrio. Sono le
16,30, quando S.E. Monsignor Vescovo di Larino e Termoli,
seguito dal Vicario Mons. Mennini, dal Clero, dai
seminaristi e da molto popolo, appare allo svolto del Corso
Umberto I.
La folla si fa attenta. Il corteo incede fra due ali di
popolo, che a stento, facendo largo, si scopre e saluta
romanamente. Giuntovi Mons. Vescovo compie il rito della
benedizione, aspergendo i vani di acqua lustrale.
Indi, seguito dal Clero e dalle autorità, va a prendere
posto sul palco, che, in breve è al completo, cinto da un
serto di Piccole Italiane.
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I
Discorsi
Dopo breve silenzio Mons. Vescovo, che ha ora indossato
altri paramenti, si alza e pronuncia un elevato discorso
sciogliendo un inno alla fede cristiana, che ha capacità di
far scorgere negli animi le più nobili iniziative e dà la
forza di tradurle in atto, e additando Mons. Alfredo
Santorelli, artefice di questa opera, che sembra ancora un
sogno, alla riconoscenza del popolo, ed esorta tutti a
stringersi a lui per sostenerlo.
Parla dopo il Podestà Cav. Uff. Antignani, il quale dopo
aver ringraziato tutte le autorità civili, politiche ed
ecclesiastiche convenute, spiega il nobile orgoglio che gli
pervade l’animo per essere ora, S.Croce di Magliano
fornita di una grandiosa e moderna casa di carità, sorta
per opera del suo migliore figlio: Monsignore Alfredo
Santorelli.
Ora appare al monumentale balcone dell’Ospizio l’oratore
ufficiale Antignani Umberto, fatto segno ad una simpatica
ovazione. Non è possibile riportare un sunto per quanto
conciso,della appassionata orazione.
Il
tema è stato trattato con tale profondità di pensiero ed
accalorata convinzione che il popolo ne è stato conquiso,
interrompendo ogni tanto con applausi interminabili. L’oratore
esalta l’opera nella grandezza e del fine. Molte
difficoltà e resistenze cieche e consapevoli bisognò
superare. Ma quando più lungo e faticoso fu il cammino
tanto più grande ne è il trionfo. Molte le forze che
appaiono al suo servizio: l’amore del prossimo il
sentimento della carità, lo spirito lo spirito dell’iniziativa,
il coraggio, l’ardimento, la perseveranza; ma nulla
sarebbe stato possibile senza quell’intimo senso di
insoddisfazione e di incompiutezza, per cui solo l’uomo
continuamente si agita e procede oltre, verso nuovi fini e
nuove mete.
L’opera di Mons. Santorelli, oltre a realizzare per se
stessa un grandissimo vantaggio per la vecchiaia bisognosa,
apre la via al compimento di altre opere nel campo della
beneficenza saociale. Infine prende la parola la Presidente
diocesana dell’U.C.F. sig.na M. Caprice, rilevando lo
sforzo titanico dei mille ostacoli vinti e la peregrinazione
oltre oceanica di Mons. Santorelli per la conquista aspra
dei mezzi necessari ad attuare il suo sogno radioso di
civiltà cristiana.
Mons.
Santorelli, che finora, in piedi sul palco, pallido di
emozione e di gioia, ha ascoltato il più vivo coro delle
sue lodi, ed ha sentito ripercuotere nel suo cuore il
cantico di gratitudine di un popolo immenso, s’avanza ora
per parlare e ringraziare.
Le sue parole sono degne della sua opera: “Tutto quello
che vi è stato e vi sarà di lavoro, di lotta , di
sacrificio è mio, ma l’Ospizio, da oggi, è vostro,
concittadini”, egli dice fra l’altro. Ricorda, con
gratitudine i santacrocesi residenti in America, che gli
furono larghi di aiuti; quelli residenti qui, che, pur nelle
strettezze economiche di una stagione magra, alleviarono il
pondo grave che s’è addossato, e conclude dichiarando che
la fiducia senza limiti che nutre pel Cuore Sacro di Gesù,
lo fa essere certo del sostegno dei buoni. La parola calda e
appassionata del Monsignore ha suscitato in tutti emozione
profonda.
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Munifiche
offerte
Per questa circostanza, con pensiero munifico, sempre primo
nelle opere di carità, l’ill.mo cav. uff. Pasquale Mascia
– Colagrosso, oltre alle 20.000 già date, offre ancora L.
5.000, nonché molta mobilia. Nel giorno dell’inaugurazione
il Pio Istituto ha avuto le seguenti offerte: Mons. Vescovo
Oddo Bernacchia lire 1.000; prof. Carlo Faccone L. 1.000;
sig. Francesco Ciavolla L.500; Fratelli Fantetti L. 200;
dott. Vincenzo Rinaldi L. 100; can. don Pietro Sebastiano
L.100; sig.ra Imperia Iarossi L. 100; can. don Nicola Rea L.
50; N.N. 40
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INTITOLAZIONE
PIAZZA A “Mons. Alfredo SANTORELLI”
Nell’anno 1994, il 9 Dicembre, il Consiglio Comunale di
Santa Croce di Magliano, presieduto dal Sindaco Giovanni
Gianfelice, discusse una mozione d’ordine del Consigliere
di maggioranza Luigi Miozza che impegnava la Giunta Comunale
a dare “tempestiva realizzazione alla proposta di
intitolare una strada o una piazza del paese a Mons.
Santorelli”.(Delibera C.C. n.49/1994). Numerose vicende
amministrative dell’epoca non consentirono di dare seguito
a quanto deliberato.
Nel 2000, il giorno 10 Marzo, la Giunta Comunale guidata
nuovamente dal Sindaco Gianfelice si riunisce per deliberare
l’intitolazione dello spazio antistante l’Istituto Sacro
Cuore a Mons. Alfredo Santorelli, con l’apposizione di una
targa in pietra. La cerimonia pubblica avvenne il giorno 30
Aprile di quell’anno e vide la partecipazione di tutta la
cittadinanza.
Dopo
tanti anni di oblio, questo è stato il primo riconoscimento
ufficiale che viene da una Amministrazione comunale di
S.Croce di Magliano.
Con questa decisione si rende omaggio ad un figlio illustre,
non solo per aver svolto una importante opera di apostolato
all’interno dell’Azione Cattolica come assistente
diocesano, ma soprattutto come fondatore di questo Istituto.
La sua opera umana non può essere dimenticata tanto
facilmente, anche perché nell’attuale contesto sociale l’Istituto
non ha più la funzione di quanto è sorto, cioè di
ospitare i poveri, orfanelle, sacerdoti, ma accoglie
soprattutto anziani che per vari motivi non possono più
vivere in un contesto familiare.
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